" (Canto III) Lasciate ogne speranza voi ch'entrate.
[...]
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l'aere sanza stelle,
per ch'io al cominciar ne lagrimai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d'ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumolto, il qual s'aggira
sempre in quell'aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira."
per ch'io al cominciar ne lagrimai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d'ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumolto, il qual s'aggira
sempre in quell'aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira."
Soru ha perso. A voi servi l'onore di entrare in questa selva oscura.