Sunday 20 September 2009

I am wishing my life away.

Ci sono momenti in cui tutto cio' che si puo' scrivere sono parole sciacquate di senso e se si pensa di pubblicarle si opta per il silenzio.
Ci sono momenti in cui ci si sente risucchiati da un vortice di doveri, impegni, scadenze e tutto cio' che si puo' fare e' evitare di urtare cio' che improvvisamente ti appare davanti.
Ci sono momenti in cui pensi di vivere la vita in un vagone della metro, con la testa penzolante di sonno e l'Ipod con low battery. Solo scansi le persone che incontri per le scale, mentre corrono per prendere l'ultimo treno e ti urtano malamente. E pensi come sarebbe carino se accennassero un gesto di scuse.
Ci sono momenti in cui cammini piu' lentamente e gli altri ti sorpassano, e tu vedi una macchia verde in lontananza con un numero familiare, ma non hai intenzione di accelerare il passo, ancora.

L' unica cosa che intendo fare velocemente e' contare i giorni prima di partire per una lunga vacanza. Ho amato la Corea, ora sento solo un forte feeling di non appartenenza, e nostalgia per cio' a cui sento di appartenere.
Fra sei settimane partiro' e finiro' la mia avventura coreana che appena cominciata sembra essere gia' finita. La sensazione di rabbia, stanchezza, insoddisfazione e costante fretta si sciogliera', ben presto, al caldo di un sole thailandese.

Ci sono momenti in cui augurarmi di essere altrove e' deleterio, ma altri in cui e' solo confortante.